Tipicamente il pignoramento immobiliare, per via dei costi e dei tempi, era riservato ai crediti più importanti o come estrema ratio quando non vi erano altre possibilità di recupero del credito. Ultimamente invece noto, quale esperienza diretta della mia attività professionale, che stanno aumentando le richieste di pignoramento immobiliare.
Ora indipendentemente dall'assunto che precedere la domanda che si pone, e che mi pone, l'utente che ha ricevuto il pignoramento immobiliare o teme di riceverlo, è cosa si può fare.
In effetti non esiste una risposta univoca che va bene per tutti in quanto molto dipende dalla situazione specifica, dalla capacità del debitore, dalla dimensione del debito ect ect.
La corretta risposta è frutto di una valutazione personalizzata del caso condivisa col cliente ed assunta di concerto.
Tipicamente le soluzioni sono due, oltre alla possibilità di contestazione dell'azione del creditore. Superata quindi quest'ultima ed assodato il suo diritto di procedere col pignoramento le soluzioni possono essere:
un accordo per rateizzare il debito. Tale soluzione viene preferita quando il credito azionato è di importo non eccessivo, ovvero di solito quando il credito deriva da rapporti diversi rispetto al mutuo (quali ad esempio un fornitore);
un saldo e stralcio del debito con la vendita del bene immobiliare privatamente. Tipicamente questa soluzione viene preferito quando si tratta di debito nascente da mutuo e comunque dal sistema bancario, ovvero quando si tratta di una debito rilevante
In ambedue le soluzioni risulta sempre vantaggioso per il debitore affrontare quanto prima la problematica in quanto tergiversare ed attendere non fa altro che far crescere i costi del creditore che si riflettono innegabilmente sulla possibilità di uno stralcio vantaggioso.
Appare infatti facilmente comprensibile che se ormai si è già svolta quasi tutta la procedura immobiliare, da una parte si sono già creati i relativi costi (pubblicità, custode, delegato e CTU) e dall'altra le aste ormai sono prossime e così il ricavato per il creditore, quindi sarà limitato l'interesse dello stesso ad una soluzione alternativa. Agire invece per tempo consente di risparmiare sui costi ed ottenere una percentuale di sconto maggiore.
Un ulteriore vantaggio - non trascurabile - del saldo e stralcio per il debitore è quello di poter chiudere la procedura con una situazione debitoria a zero, lasciandolo libero di ripartire senza doversi preoccupare del pregresso. Il rischio infatti è che in asta il valore dell'immobile non raggiunga una valorizzazione tale da soddisfare completamente il creditore procedente in punto capitale, interessi e spese legali (comprese quelle di procedura) lasciando così aperta ancora una situazione debitoria che il creditore potrà riattivare su altri beni del debitore (banche, stipendio ect).
Trattasi comunque di un'operazione complessa che richiede oltre ad un avvocato esperto in materia anche una serie di professionalità esterne alla studio legale ma che può portare ad un risultato finale utile a tutte le parti della posizione
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